Scommettiamo che in questo momento il vostro smartphone è a meno di due metri da voi? Potrei anche rischiare indovinando che state leggendo questo articolo proprio dal vostro cellulare. Ormai utilizziamo lo smartphone per qualsiasi cosa: ascoltare musica, guardare film, interagire sui social network, effettuare acquisti. Fin qui niente di male, considerato quanto questo strumento ci abbia semplificato la vita. Ma siamo sicuri che la nostra salute non ne risenta? Spesso si leggono articoli allarmisti sul rischio di tumori al cervello o di problemi del sonno (per citare i più comuni) legati all’uso del cellulare. Tuttavia le conoscenze al riguardo sono abbastanza confuse, e le opinioni si dividono equamente tra allarmiste e tranquillizzanti. In questo articolo riassumerò i fatti noti, cercando di fare un po’ di chiarezza.

Perché i cellulari potrebbero nuocere alla salute?

Ci sono tre ragioni principali per cui le persone sono preoccupate che i telefoni cellulari possano potenzialmente causare alcuni tipi di cancro o altri problemi di salute:

  • I cellulari emettono radiazioni non ionizzanti (onde radio) dalle loro antenne e le parti del corpo più vicine all’antenna possono assorbire questa energia.
  • Il numero di telefoni cellulari è aumentato rapidamente in pochi anni. Nel 2017 c’erano oltre 400 milioni di cellulari attivi negli Stati Uniti, più di 5 miliardi nel mondo.
  • Nel corso del tempo, il numero di telefonate, la durata di ogni chiamata e il tempo che le persone passano al cellulare sono aumentati considerevolmente.

Le radiazioni dei cellulari

I cellulari emettono onde radio, che sono una forma di radiazione elettromagnetica. Queste possono essere classificate in due tipi: ionizzanti (ad esempio i raggi X) e non ionizzanti (come le onde radio). La radiazione elettromagnetica è definita in base alla sua frequenza, che è il numero di cicli di un’onda che passa un punto di riferimento al secondo. Le frequenze elettromagnetiche sono misurate in unità chiamate hertz (Hz).

L’energia della radiazione elettromagnetica è determinata dalla sua frequenza; le radiazioni ionizzanti sono ad alta frequenza, e quindi ad alta energia, mentre le radiazioni non ionizzanti sono a bassa frequenza, e quindi a bassa energia. La frequenza delle onde radio varia da 30 kilohertz (30 kHz) a 300 gigahertz (300 GHz). I campi elettromagnetici nella gamma delle onde radio vengono utilizzati per applicazioni di telecomunicazioni, inclusi telefoni cellulari, televisori e trasmissioni radio. Il corpo umano assorbe energia da dispositivi che emettono radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza. È noto che l’esposizione a radiazioni ionizzanti, come i raggi X, aumenta il rischio di cancro. Al contrario, sebbene molti studi abbiano esaminato i potenziali effetti sulla salute delle radiazioni non ionizzanti provenienti da radar, forni a microonde, telefoni cellulari e altre fonti, attualmente non ci sono prove che le radiazioni non ionizzanti aumentino il rischio di cancro negli esseri umani.

L’unico effetto biologico attribuito alle onde radio negli esseri umani è il riscaldamento. La capacità dei forni a microonde di riscaldare il cibo è un esempio di questo effetto. L’esposizione alle onde radio derivanti dall’uso del cellulare provoca il riscaldamento dell’area del corpo in cui questo viene tenuto (ad esempio l’orecchio e la testa). Tuttavia, non è sufficiente per aumentare in modo misurabile la temperatura corporea.

Telefoni cellulari e cancro

I ricercatori hanno condotto diversi tipi di studi epidemiologici sugli esseri umani per indagare la possibilità di una relazione tra l’uso del cellulare e il rischio di tumori cerebrali maligni (cancerosi), come i gliomi, nonché benigni (non cancerosi), come il neuroma acustico (tumori delle cellule del nervo responsabile dell’udito), meningiomi (che interessano le membrane che coprono e proteggono il cervello e il midollo spinale) e tumori delle ghiandole salivari.

In un tipo di studio, chiamato studio caso-controllo, viene confrontato l’uso del telefono cellulare tra persone che hanno sviluppato uno dei tumori sopracitati e persone sane. In un altro tipo di studio, chiamato studio di coorte, viene seguito nel tempo un ampio gruppo di persone che sono sane all’inizio dello studio e viene confrontato il tasso di insorgenza di questi tumori nelle persone che hanno usato oppure no i cellulari.

Tre ampi studi epidemiologici hanno esaminato la possibile associazione tra uso del cellulare e cancro: Interphone (uno studio caso-controllo), il Danish Study e il Million Women Study (due studi di coorte). A questi si aggiungono svariati altri studi, che hanno però coinvolto meno persone.

In generale, questi studi non hanno mostrato una correlazione netta tra l’uso del telefono cellulare e l’insorgenza di tumori. Tuttavia, esistono alcune associazioni statisticamente significative per alcuni sottogruppi di persone. Per esempio, nello studio francese CERENAT è stato dimostrato che un uso moderato del cellulare non comporta una maggiore incidenza di gliomi o meningiomi, che però è stata rilevata nelle persone che abusano del cellulare.

Telefoni cellulari e rischi per i bambini

In base ad alcune considerazioni teoriche, il possibile rischio per la salute dovrebbe essere studiato separatamente nei bambini. Il loro sistema nervoso è ancora in via di sviluppo e, quindi, più vulnerabile ai fattori che possono causare il cancro. Inoltre, le loro teste sono più piccole di quelle degli adulti e di conseguenza hanno una maggiore esposizione alle radiofrequenze che vengono emesse dai cellulari. Inoltre, i bambini sono esposti potenzialmente per più anni ai cellulari rispetto agli adulti.

Finora, i dati degli studi sui bambini con cancro non supportano questa teoria. La prima analisi pubblicata al riguardo proveniva da un ampio studio caso-controllo chiamato CEFALO, condotto in Danimarca, Svezia, Norvegia e Svizzera. Lo studio ha incluso bambini/ragazzi ai quali sono stati diagnosticati tumori cerebrali tra il 2004 e il 2008, quando la loro età variava dai 7 ai 19 anni. I ricercatori non hanno trovato alcuna correlazione tra l’uso del cellulare e il rischio di tumore al cervello. Sono comunque in corso altri studi che forniranno maggiori informazioni.

Telefoni cellulari e disturbi del sonno

Gli effetti dell’esposizione alle onde radio del cellulare sulla qualità del sonno non sono stati studiati approfonditamente, se non in un ampio studio di coorte chiamato COSMOS ( Cohort Study of Mobile Phone Use and Health), che ha coinvolto 21.049 partecipanti svedesi e 3120 finlandesi per un periodo di 4 anni. Disturbi del sonno, adeguatezza del riposo, sonnolenza diurna, latenza del sonno e insonnia sono stati valutati utilizzando il questionario sul sonno del Medical Outcome Study (MOS).

I risultati hanno dimostrato che l’insonnia era leggermente più comune tra gli utenti che abusavano del cellulare, ma non è stato possibile stabilire una connessione tra i due fattori. Inoltre, nessuna associazione è stata osservata per gli altri parametri misurati. In conclusione, sembra che l’utilizzo del cellulare non abbia effetti a lungo termine sulla qualità del sonno.

Altri rischi?

È stata ipotizzata un’ampia gamma di effetti sulla salute causati dall’uso del cellulare. Gli effetti neurologici sono di particolare interesse nei giovani poiché il cervello è il principale organo esposto. Tuttavia, gli studi sulla memoria, l’apprendimento e la funzione cognitiva hanno generalmente prodotto risultati incoerenti.

Il rischio per la salute più consistente associato all’uso del cellulare è rappresentato dagli incidenti stradali a causa della guida distratta.

Conclusione

Riassumendo, non vi sono prove che colleghino un utilizzo moderato del nostro smartphone a rischi per la salute, ma sembra sia raccomandabile non esagerare con il suo utilizzo. Siccome prevenire è meglio che curare, è comunque meglio prendere un paio di precauzioni che non costano nulla: ad esempio si può utilizzare un auricolare per effettuare le chiamate, così da tenere il dispositivo lontano dalla testa; inoltre conviene non dormire con lo smartphone sul comodino, o almeno metterlo in modalità offline durante la notte.

Fonti

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24816517/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25738972/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7272128/

https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/radiation/cell-phones-fact-sheet