Un bambino è intento a scalare rocce ripide e piene di crepe, con le mani che si aggrappano saldamente agli appigli e i piedi che cercano con attenzione la prossima presa. È plausibile che i genitori siano preoccupati dalla possibilità che possa succedere qualcosa, come una caduta. Questa (comprensibile, lo dico da padre) tensione si contrappone però alla consapevolezza derivata da svariate ricerche scientifiche: ciò che il bambino sta effettuando è un esempio di gioco rischioso, un’attività che favorisce lo sviluppo fisico, mentale ed emotivo dei bambini.
Cos’è il gioco rischioso?
Il concetto di gioco rischioso è stato definito per la prima volta dalla psicologa Ellen Sandseter negli anni 2000. Sandseter ha osservato bambini tra i tre e i cinque anni per comprendere quali attività percepissero come emozionanti e pericolose. La sua definizione, ancora oggi ampiamente accettata, descrive il gioco rischioso come un’esperienza ludica che coinvolge incertezza e un rischio, reale o percepito, di lesioni fisiche o di perdersi.
Importante è distinguere il rischio dal pericolo. Il pericolo rappresenta una situazione in cui un bambino non ha le capacità per proteggersi, come camminare a piedi nudi su vetri rotti. Al contrario, il rischio è relativo all’esperienza e all’età: per un bambino di un anno muovere i primi passi è già un rischio considerevole.
I benefici del gioco rischioso
Molte ricerche, come uno studio condotto dall’Università di Bergen, hanno dimostrato che il gioco rischioso contribuisce a sviluppare resilienza, autostima, capacità di problem solving e abilità sociali come cooperazione e negoziazione, evidenziando come l’esposizione a rischi calcolati stimoli il pensiero critico nei bambini. Un esperimento condotto a Leuven, in Belgio, ha mostrato che bambini di quattro e sei anni che avevano accesso a due ore settimanali di gioco rischioso miglioravano la loro capacità di valutare i rischi rispetto a un gruppo di controllo.
Oltre a migliorare l’abilità di gestione del rischio, il gioco rischioso all’aperto è associato a livelli più bassi di stress e ansia. La psicologa Helen Dodd dell’Università di Exeter suggerisce che queste attività insegnano ai bambini a gestire l’arousal fisiologico, come il battito cardiaco accelerato e l’adrenalina, aiutandoli a comprendere che lo stress fisico non è una condizione permanente.
Uno studio iniziato nel 2020 durante il lockdown per il COVID-19 nel Regno Unito ha rivelato che i bambini con maggiore accesso al gioco avventuroso presentavano livelli inferiori di ansia e depressione. Questi benefici erano particolarmente pronunciati nei bambini provenienti da famiglie a basso reddito.
Realtà virtuale e nuove frontiere nella ricerca
Studiare il gioco rischioso è complesso, poiché la vera natura del gioco si perde quando gli adulti ne guidano le attività. Per superare queste difficoltà, alcuni ricercatori stanno usando la realtà virtuale per simulare ambienti sicuri ma realistici. I bambini, indossando visori con tracciamento oculare e sensori di movimento, esplorano scenari immersivi come attraversare una strada trafficata o saltare da una roccia all’altra su un fiume virtuale. Queste simulazioni permettono di osservare il loro comportamento e le strategie di gestione del rischio in tempo reale, offrendo un modo sicuro per testare abilità che sarebbe eticamente inappropriato sperimentare in situazioni reali.
Implicazioni per genitori ed educatori
Ovviamente non si tratta di incoraggiare i bambini a correre rischi indiscriminati, ma di creare ambienti che favoriscano la loro esplorazione autonoma. La regola “essere sicuri quanto necessario, non il più possibile” è diventato il motto degli studiosi del gioco rischioso. Gli adulti possono osservare le espressioni di concentrazione e determinazione dei bambini per capire quando intervenire o lasciarli risolvere una situazione da soli.
Conclusioni
Promuovere il gioco rischioso richiede un cambiamento culturale, ma i vantaggi sono significativi: i bambini sviluppano resilienza, capacità di gestione del rischio e migliori abilità sociali, mentre gli adulti possono riscoprire la gioia del “paura-divertente”, quel mix di brivido e piacere che i più piccoli conoscono bene. Questa esperienza è un promemoria di quanto sia preziosa l’esplorazione libera e rischiosa per lo sviluppo umano.

